Scilla (Italia), 5 giugno 2008
I media pare che non se ne siano accorti o, comunque, l'hanno fatto molto distrattamente. Ma lo scorso 4 giugno è morta, all'età di ottantotto anni, Antonia Assunta Paladino.
Medica, poeta, è stata la prima donna a ricoprire, poco più che trentenne, la carica di sindaco del comune di Scilla. Prima assoluta in Calabria e, a quanto mi consta, anche in Italia. Erano i primi anni '50. Non più tardi di otto/dieci giorni fa, era stata contattata telefonicamente per incarico del sito Scillachiese.blogspot.com al fine di poter fornire la propria testimonianza sulla edificazione di un altare, all'interno di una grotta ricavata nella rocca scillese durante la seconda guerra mondiale, a Maria Madre di Gesù, della quale ella stessa aveva fatto realizzare a proprie spese una pregevole statua in bronzo (per l'intera storia della "Madonnina del Porto" si veda: La B.V. Maria Visita Santa Elisabetta). E così, una semplice e cordiale telefonata - per gli imperscrutabili disegni della Provvidenza - si è trasformata nell'ultimo saluto della Dottoressa alla sua città natale che, per motivi ignoti a chi scrive, aveva lasciato molti anni fa in favore di Pescara che ha accolto anche il suo ultimo respiro.
Il citato particolare biografico di Paladino ci svela quella che probabilmente è la caratteristica più importante della sua personalità: la sensibilità religiosa. Sensibilità che, oltre a concretizzarsi, come visto, in opere di indubbio pregio che hanno lasciato importanti tracce nell'architettura della cittadina della quale fu sindaca, è stata uno dei "motori" fondamentali della sua poetica, come testimoniato dall'opera Rosario con la quale prese parte, nel 2005, al Premio Vincenzo D’Angelo di poesia religiosa, nell'ambito della nona edizione del Premio Internazionale Città di Tocco da Casauria.
A questo doveroso ricordo di una personalità che ha - indubbiamente - lasciato il segno nella storia della città di Scilla, in quella della politica calabrese e nel movimento per il riconoscimento del ruolo politico-sociale della donna italiana, chi scrive unisce l'invito a chiunque abbia ricordi o documenti relativi alla biografia di Paladino a farli pervenire a questo sito, utilizzando l'indirizzo elettronico sottostante o anche, semplicemente, aggiungendo un proprio commento al presente articolo.
Giovanni Panuccio
giovannipanuccio.blog@gmail.com
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6 commenti:
Grande Giò...hai avuto un idea folgorante!!! Ki meglio di te può portare una ventata di cultura se non tu!!! Auguri ed in bocca al lupo...se la gente capisce il tuo blog avrà successo...VOTA E FAI VOTARE GIOVANNI PANUCCIO!!!!!
Complimenti sia per il blog che per l'articolo.
Grazie, Sergio; grazie, Rocco. Spero tanto di essere all'altezza delle vostre aspettative.
Ricordo un’intervista telefonica che fece Tina Ferrero alla dottoressa Paladino. In principio doveva essere un'intervista, è diventato un bellissimo racconto, dei momenti più importanti della sua vita.
Se Tina Ferrera o qualcun altro caricasse il video o l'audio di questa intervista-racconto, sarei felice di inserirne il collegamento da questo sito.
NOTA ESPLICATIVA: nel mio precedente commento, con "caricasse" intendevo dire: "caricasse su You-Tube". Mi scuso per il refuso.
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